Si è appena conclusa la terza stagione di Grantchester su Masterpiece PBS e non ci sono ancora notizie sul futuro della serie.
Il Mirror ha pubblicato un articolo sulle dichiarazioni rilasciate recentemente al festival della letteratura gialla di Harrogate da James Runcie, autore dei Grantchester Mysteries, la serie di libri da cui è tratto lo show televisivo.
Interrogandosi sul futuro della serie, Runcie suggeriva che una quarta serie sarebbe possibile anche se l'interprete principale, James Norton, non fosse disponibile a causa dei suoi crescenti impegni. Citando il caso della serie Death in Paradise, Runcie osservava che Grantchester potrebbe seguire l'esempio, sostituendo Norton con un altro attore protagonista.
Le dichiarazioni di Runcie sembrano far eco a quanto dichiarato da Robson Green qualche settimana fa: "La serie può senz'altro continuare," aveva detto l'attore che interpreta l'ispettore Geordie Keating. "Che nel cast ci saremo io, o James, o chiunque altro, è un'altra questione".
lunedì 31 luglio 2017
sabato 29 luglio 2017
Nuove foto durante le riprese di Grantchester 3
Alla vigilia della messa in onda della puntata finale della terza stagione di Grantchester, MasterpiecePBS ha pubblicato su Facebook alcune belle foto scattate durante le riprese.
Ne riproponiamo qui, le più interessanti che mostrano James Norton sul set, intento al suo lavoro di attore o in compagnia dei colleghi e della troupe. Ancora nessuna notizia è trapelate sul rinnovo eventuale della serie per una quarta stagione.
Ne riproponiamo qui, le più interessanti che mostrano James Norton sul set, intento al suo lavoro di attore o in compagnia dei colleghi e della troupe. Ancora nessuna notizia è trapelate sul rinnovo eventuale della serie per una quarta stagione.
Il nuovo trailer di Flatliners in versione italiana
Sony Pictures Italia ha diffuso su YouTube la versione italiana del nuovo trailer di Flatliners.
venerdì 28 luglio 2017
James Norton fotografato con i fan a Toronto
Come già annunciato nei giorni scorsi, James Norton è attualmente a Toronto per alcune riprese aggiuntive di Flatliners. La campagna promozionale è già iniziata, con l'uscita del nuovo trailer e dei nuovi manifesti.
La presenza di James a Toronto non è ovviamente passata inosservata, e sono apparsi su Instagram e Twitter i consueti selfie con i fan, ai quali l'attore si presta sempre gentilmente e con uno dei suoi bei sorrisi.
Ecco qui due foto apparse rispettivamente su Instagram e su Twitter.
La presenza di James a Toronto non è ovviamente passata inosservata, e sono apparsi su Instagram e Twitter i consueti selfie con i fan, ai quali l'attore si presta sempre gentilmente e con uno dei suoi bei sorrisi.
Ecco qui due foto apparse rispettivamente su Instagram e su Twitter.
giovedì 27 luglio 2017
Nuovo trailer internazionale di Flatliners
La data dell'uscita di Flatliners si avvicina — anche se gli attori sono di nuovo a Toronto per un supplemento di riprese — ed abbiamo un nuovo trailer del film.
Sono usciti anche i nuovi poster (il secondo è francamente un po' troppo horror per i nostri gusti...)
Sono usciti anche i nuovi poster (il secondo è francamente un po' troppo horror per i nostri gusti...)
mercoledì 26 luglio 2017
Appuntamento al parco al cinema in Italia il 14 settembre
Appuntamento al parco (Hampstead) arriverà nei cinema italiani il 14 settembre. Ecco il trailer italiano ufficiale.
Il film, che ha per interpreti principali Diane Keaton e Brendan Gleeson, vede nel cast James Norton, nella parte di Philip, il figlio della protagonista.
Il film, che ha per interpreti principali Diane Keaton e Brendan Gleeson, vede nel cast James Norton, nella parte di Philip, il figlio della protagonista.
Intervista con James Norton su Elle
La rivista Elle ha pubblicato una nuova intervista con James Norton.
Ecco la traduzione italiana.
Il prete più sexy della Gran Bretagna parla della prossima puntata finale
SALLY HOLMES
25 luglio 2017
Non per mancare di rispetto a Jude Law, ma non è lui l'ecclesiastico più hot apparso sugli schermi quest'anno. James Norton, divinamente sexy nelle vesti del vicario Sidney Chambers, è stato la benedizione della domenica sera di questa stagione e si è aggiudicato il titolo. Oltre al suo lavoro di investigatore e predicatore in Grantchester, lo ricorderete in Happy Valley, War and Peace e Death Comes to Pemberley. Con la sua bellezza da period drama, l'attore non vuole però essere classificato come idolo vecchia maniera e col suo complicato Sidney ci dà il tipo di dramma che amiamo al giorno d'oggi.
Nel penultimo episodio di domenica sera, Sidney ha ricevuto un ultimatum da Amanda (Morven Christie), la donna divorziata che ha amato - e per cui abbiamo fatto il tifo - fin da quando i due innamorati infelici si sono incontrati. "Scegli: o me o la chiesa", gli dice, prima di chiudergli la porta in faccia.
"La gente mi chiede cosa sceglierei io, e non vorrei trovarmi in quella situazione", mi dice Norton al telefono. "Povero Sidney!"
In questa intervista, parliamo di Grantchester, dell'adorazione dei fan e di come si sente davvero quando lo fanno spogliare.
Prima ho scritto a mia madre che stavo per parlare con te, ed ha risposto "oh mio Dio!". È una tua grande fan.
Adoro tua madre! È buffo, quando vado in giro, chiunque incontro, di qualsiasi età, mi dice sempre "Mia madre ti adora". Devo la mia carriera alle mamme.
Non è male! Per cosa sei più riconosciuto?
È un misto. Grantchester è la cosa più comune. Sono stato in strani posti, e non mi rendevo conto di quanto fosse seguito in Canada. Sono stato al Saint Lawrence River e una signora in canoa si è messa a gridare "Dio mio! Ma sei il vicario!" In Inghilterra i giovani hanno visto Happy Valley e War and Peace. Tutti mi chiedono: "È fastidioso essere riconosciuti?" La maggior parte di quelli che mi avvicinano sono veramente educati e gentili. Ma non succede spesso che mi fermino per strada, e lo fanno sempre in modo così carino. Vengono da me e mi dicono "Mi piace il tuo lavoro". Sono così gentili!
Non hai mai avuto problemi con qualche fan scatenato?
Qualcuno. Non sono bravo sui social media, davvero. Ogni tanto mi capita di ricevere messaggi che vanno presi con un po' di cautela. Quando trasmettevano Happy Valley qualcuno ha perso di vista il confine fra finzione e realtà. Mi ricordo una donna in coda dietro di me che quando mi sono voltato e mi ha visto in faccia ha cominciato a urlare. Ma in genere non ho avuto a che fare con fan scatenati. I fan di Grantchester, in particolare, sono molto affezionati e fedeli allo show. Sidney e gli altri personaggi sono così ben delineati e veri, credo che il pubblico provi davvero affetto e calore nei loro confronti e nei confronti della serie.
Il penultimo episodio è appena andato in onda negli Stati Uniti, e si è concluso con un momento molto drammatico in cui Amanda dice a Sidney: "Scegli: o me o la chiesa".
Sì gli fa l'ultimatum definitivo. Nella serie, il nodo centrale è il conflitto fra amore e dovere. Sidney è sempre in conflitto. Si dibatte in questo problema e cade in una crisi esistenziale. Per lui non c'è niente di più importante. Per usare le sue parole, se Dio è amore e la persona che lui ama è Amanda, perché il suo dovere rende impossibile la loro relazione? Daisy Coulam [la sceneggiatrice di Grantchester] è brava a creare queste tensioni, questi problemi etici delicati, per i quali non c'è risposta. Sono i classici amanti infelici, perché a quei tempi uno che fa il suo lavoro non può sposare una donna divorziata. Ma Sidney è un uomo giovane e appassionato, un uomo romantico che è profondamente innamorato di una persona, da anni. Ma allo stesso tempo ama Dio è già fatto voto di servirlo.
È una fortuna, per un attore, perché è quella meravigliosa, complicata area grigia. Il dramma di qualità è tutto basato sull'area grigia, e Grantchester lo rappresenta davvero bene. Le reazioni di chi segue la serie sono diverse, alcuni pensano che dovrebbe scegliere la chiesa, altri che dovrebbe scegliere Amanda, e questo dimostra come il conflitto centrale sia stato abilmente delineato. La gente mi chiede cosa sceglierei, e io non vorrei proprio trovarmi in quella situazione. Povero Sidney! Ma la sua mente è stata davvero uno spazio interessante da esplorare, per un attore. È stato eccitante lavorarci. Lo show tocca anche alcuni temi interessanti, come la tensione fra omosessualità e fede a quei tempi. Dopo che Leonard ha tentato il suicidio, Sidney lo conforta dicendo "Sei quello che sei, non puoi combattere contro quello che sei". Mi piace questo. Mi piace che non sia solo un giallo. Ci sono personaggi incredibili come Leonard, e non solo abbiamo la trama gialla - che ora è in secondo piano rispetto alle vicende dei personaggi - ma Daisy riesce anche a inserire questi seri dibattiti su temi scottanti del tempo. Questo dell'omosessualità, o la pena di morte e la discriminazione razziale della scorsa stagione. Senza diventare bigotto o fare la predica, lo show invita davvero alla riflessione. Le scene di Leonard mi piacciono molto. Sono due uomini nati nel periodo storico sbagliato. C'è un momento nell'ultimo episodio... Leonard trova finalmente la sua voce, e la sua vicenda ha un'evoluzione. Ovviamente, non vi dirò cosa succede. Dovete aspettare di vederlo.
Cosa c'è nel tuo futuro?
Ho appena finito di girare McMafia, una nuova coproduzione di AMC e BBC, molto diversa da tutto quello che ho fatto finora. È un'esplorazione approfondita, in otto episodi e con un grosso budget, del mondo della mafia moderna e della globalizzazione del crimine organizzato. Senza rendersene conto veramente, Hossein Amini, autore di Drive, e James Watkins, creatore e regista, sono riusciti a creare lo show più di attualità possibile. Con tutto quello che sta succedendo con Trump e suo figlio e James Sessions e Jeff Comey, tutti cercano di definire cosa sia la corruzione. Questa serie è anche uno sguardo dietro le quinte della corruzione del mondo finanziario. È davvero un'ottima storia alla Padrino Parte Seconda su un uomo che viene risucchiato nella mafia, e sono molto fortunato ad essere stato scelto per interpretare questo ruolo. Devo poi fare un po' di promozione per Flatliners, che esce a settembre. Poi avrò finalmente una pausa, e un momento di respiro per pensare al prossimo progetto. Non so quale sarà, ma vi terrò informati.
Questi progetti e Happy Valley suonano molto diversi dai period dramas che ti hanno reso famoso: Grantchester, War and Peace, Death Comes to Pemberley. Pensi di avere l'aspetto da romanzo storico?
Beh, penso che tutti gli attori corrono il rischio di finire intrappolati in qualche stereotipo. Sono stato molto fortunato con Happy Valley. La maggior parte degli attori scelgono questo mestiere perché hanno una natura curiosa, perché vogliono conoscere il mondo, e un ottimo modo per farlo è penetrare in spazi mentali diversi, in luoghi ed epoche diverse. Se resti nello stesso mondo e nello stesso personaggio, diventa meno interessante. Ad alcuni va bene così, preferiscono la stabilità e sanno in cosa riescono meglio. Ma la possibilità di trasformarsi è la cosa più eccitante. Sono stato molto fortunato quando quelli della Red [Production Company] hanno scommesso su di me per Happy Valley, perché mi hanno dato la possibilità di fare un grosso lavoro di trasformazione.
Ho frequentato buone scuole e il mio accento è piuttosto londinese, credo, e il mio aspetto è forse da period drama, ma Happy Valley è stato un distacco così netto da tutto questo che oggi sono più propensi ad offrirmi ruoli diversi. Per esempio, il mio personaggio in McMafia è decisamente più simile a Happy Valley, è un uomo con un vero lato oscuro. Non mi piacerebbe essere incasellato, cerco sempre di compensare l'ultimo lavoro con qualcosa di totalmente diverso.
Ho letto in una delle tue interviste che sei favorevole allo sfruttamento nel cinema del corpo maschile. E' davvero così?
La frase è stata un po' decontestualizzata. Non sono affatto favorevole allo sfruttamento del corpo maschile, ma spesso nelle conversazioni viene fuori la domanda su come ti senti a spogliarti in una scena. Quello che ho detto è solo che puoi fare il difficile e opporti, quando si tratta di scene che non sono veramente utili alla storia. Ma possono esserci due diverse motivazioni per una scena, una che fa progredire la storia e l'altra che offre qualcosa di stuzzicante in più. Io non ho problemi, finché lo scopo principale è di servire alla storia. Ho detto che abbiamo passato tanto tempo a combattere la tendenza a sfruttare il corpo delle donne che è tempo che tocchi un po' anche agli uomini. Finché non pregiudica lo svolgimento della storia e la credibilità del progetto, mi va bene. Ma io in genere non cerco ruoli da macho. Sidney è quanto di meno macho si possa immaginare, è un prete che beve e fuma troppo, non è certo un tipo da palestra. Mi sono spogliato all'inizio di un episodio e i giornali si divertono a parlarne. Sapevo che sarebbe successo, ma va bene lo stesso. Puoi fare il difficile, ma non importa, perché probabilmente non hai poi tanti motivi di storcere il naso.
Puoi dare al pubblico quello che vuole finché ha un senso all'interno della storia.
Assolutamente. Esattamente. Ed è divertente, in un certo senso, ed ho davvero poco diritto di gridare, in confronto alle mie colleghe che hanno dovuto fare i conti con tutto questo per anni.
C'è qualche ruolo che non hai interpretato ancora col quale ti piacerebbe confrontarti?
Non ho lavorato molto in teatro negli ultimi quattro anni e mi piacerebbe molto tornare sul palcoscenico. I miei studi all'Accademia sono stati molto classici, molto teatrali. Ho fatto una gran quantità di Shakespeare a scuola, e neanche un po' dopo che ho finito, perciò mi piacerebbe fare un po' di Shakespeare. Lo so che è un'impresa, ma mi piacerebbe fare Amleto anche solo per vedere se sono capace. Penso che sia la massima sfida e la storia migliore che esista. Non so se ci sono ruoli che desidero fortemente interpretare. Ma ci sono tanti individui affascinanti, là fuori, e mi vengono offerte opportunità incredibili, per cui aspetterò e starò a vedere.
James Norton sul finale di Grantchester, sugli ultimatum in amore e sullo sfruttamento del corpo maschile
Il prete più sexy della Gran Bretagna parla della prossima puntata finale
SALLY HOLMES
25 luglio 2017
Non per mancare di rispetto a Jude Law, ma non è lui l'ecclesiastico più hot apparso sugli schermi quest'anno. James Norton, divinamente sexy nelle vesti del vicario Sidney Chambers, è stato la benedizione della domenica sera di questa stagione e si è aggiudicato il titolo. Oltre al suo lavoro di investigatore e predicatore in Grantchester, lo ricorderete in Happy Valley, War and Peace e Death Comes to Pemberley. Con la sua bellezza da period drama, l'attore non vuole però essere classificato come idolo vecchia maniera e col suo complicato Sidney ci dà il tipo di dramma che amiamo al giorno d'oggi.
Nel penultimo episodio di domenica sera, Sidney ha ricevuto un ultimatum da Amanda (Morven Christie), la donna divorziata che ha amato - e per cui abbiamo fatto il tifo - fin da quando i due innamorati infelici si sono incontrati. "Scegli: o me o la chiesa", gli dice, prima di chiudergli la porta in faccia.
"La gente mi chiede cosa sceglierei io, e non vorrei trovarmi in quella situazione", mi dice Norton al telefono. "Povero Sidney!"
In questa intervista, parliamo di Grantchester, dell'adorazione dei fan e di come si sente davvero quando lo fanno spogliare.
Prima ho scritto a mia madre che stavo per parlare con te, ed ha risposto "oh mio Dio!". È una tua grande fan.
Adoro tua madre! È buffo, quando vado in giro, chiunque incontro, di qualsiasi età, mi dice sempre "Mia madre ti adora". Devo la mia carriera alle mamme.
Non è male! Per cosa sei più riconosciuto?
È un misto. Grantchester è la cosa più comune. Sono stato in strani posti, e non mi rendevo conto di quanto fosse seguito in Canada. Sono stato al Saint Lawrence River e una signora in canoa si è messa a gridare "Dio mio! Ma sei il vicario!" In Inghilterra i giovani hanno visto Happy Valley e War and Peace. Tutti mi chiedono: "È fastidioso essere riconosciuti?" La maggior parte di quelli che mi avvicinano sono veramente educati e gentili. Ma non succede spesso che mi fermino per strada, e lo fanno sempre in modo così carino. Vengono da me e mi dicono "Mi piace il tuo lavoro". Sono così gentili!
Non hai mai avuto problemi con qualche fan scatenato?
Qualcuno. Non sono bravo sui social media, davvero. Ogni tanto mi capita di ricevere messaggi che vanno presi con un po' di cautela. Quando trasmettevano Happy Valley qualcuno ha perso di vista il confine fra finzione e realtà. Mi ricordo una donna in coda dietro di me che quando mi sono voltato e mi ha visto in faccia ha cominciato a urlare. Ma in genere non ho avuto a che fare con fan scatenati. I fan di Grantchester, in particolare, sono molto affezionati e fedeli allo show. Sidney e gli altri personaggi sono così ben delineati e veri, credo che il pubblico provi davvero affetto e calore nei loro confronti e nei confronti della serie.
Il penultimo episodio è appena andato in onda negli Stati Uniti, e si è concluso con un momento molto drammatico in cui Amanda dice a Sidney: "Scegli: o me o la chiesa".
Sì gli fa l'ultimatum definitivo. Nella serie, il nodo centrale è il conflitto fra amore e dovere. Sidney è sempre in conflitto. Si dibatte in questo problema e cade in una crisi esistenziale. Per lui non c'è niente di più importante. Per usare le sue parole, se Dio è amore e la persona che lui ama è Amanda, perché il suo dovere rende impossibile la loro relazione? Daisy Coulam [la sceneggiatrice di Grantchester] è brava a creare queste tensioni, questi problemi etici delicati, per i quali non c'è risposta. Sono i classici amanti infelici, perché a quei tempi uno che fa il suo lavoro non può sposare una donna divorziata. Ma Sidney è un uomo giovane e appassionato, un uomo romantico che è profondamente innamorato di una persona, da anni. Ma allo stesso tempo ama Dio è già fatto voto di servirlo.
È una fortuna, per un attore, perché è quella meravigliosa, complicata area grigia. Il dramma di qualità è tutto basato sull'area grigia, e Grantchester lo rappresenta davvero bene. Le reazioni di chi segue la serie sono diverse, alcuni pensano che dovrebbe scegliere la chiesa, altri che dovrebbe scegliere Amanda, e questo dimostra come il conflitto centrale sia stato abilmente delineato. La gente mi chiede cosa sceglierei, e io non vorrei proprio trovarmi in quella situazione. Povero Sidney! Ma la sua mente è stata davvero uno spazio interessante da esplorare, per un attore. È stato eccitante lavorarci. Lo show tocca anche alcuni temi interessanti, come la tensione fra omosessualità e fede a quei tempi. Dopo che Leonard ha tentato il suicidio, Sidney lo conforta dicendo "Sei quello che sei, non puoi combattere contro quello che sei". Mi piace questo. Mi piace che non sia solo un giallo. Ci sono personaggi incredibili come Leonard, e non solo abbiamo la trama gialla - che ora è in secondo piano rispetto alle vicende dei personaggi - ma Daisy riesce anche a inserire questi seri dibattiti su temi scottanti del tempo. Questo dell'omosessualità, o la pena di morte e la discriminazione razziale della scorsa stagione. Senza diventare bigotto o fare la predica, lo show invita davvero alla riflessione. Le scene di Leonard mi piacciono molto. Sono due uomini nati nel periodo storico sbagliato. C'è un momento nell'ultimo episodio... Leonard trova finalmente la sua voce, e la sua vicenda ha un'evoluzione. Ovviamente, non vi dirò cosa succede. Dovete aspettare di vederlo.
Cosa c'è nel tuo futuro?
Ho appena finito di girare McMafia, una nuova coproduzione di AMC e BBC, molto diversa da tutto quello che ho fatto finora. È un'esplorazione approfondita, in otto episodi e con un grosso budget, del mondo della mafia moderna e della globalizzazione del crimine organizzato. Senza rendersene conto veramente, Hossein Amini, autore di Drive, e James Watkins, creatore e regista, sono riusciti a creare lo show più di attualità possibile. Con tutto quello che sta succedendo con Trump e suo figlio e James Sessions e Jeff Comey, tutti cercano di definire cosa sia la corruzione. Questa serie è anche uno sguardo dietro le quinte della corruzione del mondo finanziario. È davvero un'ottima storia alla Padrino Parte Seconda su un uomo che viene risucchiato nella mafia, e sono molto fortunato ad essere stato scelto per interpretare questo ruolo. Devo poi fare un po' di promozione per Flatliners, che esce a settembre. Poi avrò finalmente una pausa, e un momento di respiro per pensare al prossimo progetto. Non so quale sarà, ma vi terrò informati.
Questi progetti e Happy Valley suonano molto diversi dai period dramas che ti hanno reso famoso: Grantchester, War and Peace, Death Comes to Pemberley. Pensi di avere l'aspetto da romanzo storico?
Beh, penso che tutti gli attori corrono il rischio di finire intrappolati in qualche stereotipo. Sono stato molto fortunato con Happy Valley. La maggior parte degli attori scelgono questo mestiere perché hanno una natura curiosa, perché vogliono conoscere il mondo, e un ottimo modo per farlo è penetrare in spazi mentali diversi, in luoghi ed epoche diverse. Se resti nello stesso mondo e nello stesso personaggio, diventa meno interessante. Ad alcuni va bene così, preferiscono la stabilità e sanno in cosa riescono meglio. Ma la possibilità di trasformarsi è la cosa più eccitante. Sono stato molto fortunato quando quelli della Red [Production Company] hanno scommesso su di me per Happy Valley, perché mi hanno dato la possibilità di fare un grosso lavoro di trasformazione.
Ho frequentato buone scuole e il mio accento è piuttosto londinese, credo, e il mio aspetto è forse da period drama, ma Happy Valley è stato un distacco così netto da tutto questo che oggi sono più propensi ad offrirmi ruoli diversi. Per esempio, il mio personaggio in McMafia è decisamente più simile a Happy Valley, è un uomo con un vero lato oscuro. Non mi piacerebbe essere incasellato, cerco sempre di compensare l'ultimo lavoro con qualcosa di totalmente diverso.
Ho letto in una delle tue interviste che sei favorevole allo sfruttamento nel cinema del corpo maschile. E' davvero così?
La frase è stata un po' decontestualizzata. Non sono affatto favorevole allo sfruttamento del corpo maschile, ma spesso nelle conversazioni viene fuori la domanda su come ti senti a spogliarti in una scena. Quello che ho detto è solo che puoi fare il difficile e opporti, quando si tratta di scene che non sono veramente utili alla storia. Ma possono esserci due diverse motivazioni per una scena, una che fa progredire la storia e l'altra che offre qualcosa di stuzzicante in più. Io non ho problemi, finché lo scopo principale è di servire alla storia. Ho detto che abbiamo passato tanto tempo a combattere la tendenza a sfruttare il corpo delle donne che è tempo che tocchi un po' anche agli uomini. Finché non pregiudica lo svolgimento della storia e la credibilità del progetto, mi va bene. Ma io in genere non cerco ruoli da macho. Sidney è quanto di meno macho si possa immaginare, è un prete che beve e fuma troppo, non è certo un tipo da palestra. Mi sono spogliato all'inizio di un episodio e i giornali si divertono a parlarne. Sapevo che sarebbe successo, ma va bene lo stesso. Puoi fare il difficile, ma non importa, perché probabilmente non hai poi tanti motivi di storcere il naso.
Puoi dare al pubblico quello che vuole finché ha un senso all'interno della storia.
Assolutamente. Esattamente. Ed è divertente, in un certo senso, ed ho davvero poco diritto di gridare, in confronto alle mie colleghe che hanno dovuto fare i conti con tutto questo per anni.
C'è qualche ruolo che non hai interpretato ancora col quale ti piacerebbe confrontarti?
Non ho lavorato molto in teatro negli ultimi quattro anni e mi piacerebbe molto tornare sul palcoscenico. I miei studi all'Accademia sono stati molto classici, molto teatrali. Ho fatto una gran quantità di Shakespeare a scuola, e neanche un po' dopo che ho finito, perciò mi piacerebbe fare un po' di Shakespeare. Lo so che è un'impresa, ma mi piacerebbe fare Amleto anche solo per vedere se sono capace. Penso che sia la massima sfida e la storia migliore che esista. Non so se ci sono ruoli che desidero fortemente interpretare. Ma ci sono tanti individui affascinanti, là fuori, e mi vengono offerte opportunità incredibili, per cui aspetterò e starò a vedere.
lunedì 24 luglio 2017
James Norton fra i 10 attori britannici più "hot" secondo Decider
Siamo ormai abituati a vedere il nome di James Norton incluso nelle liste degli attori inglesi più in vista.
Anche Decider ha pubblicato il suo elenco 10 Hottest British Actors Storming Hollywood In 2017. Ecco cosa dice a proposito di James.
JAMES NORTON
Perché il 2017 è il suo anno: James Norton è un po' un idolo della vecchia scuola britannica. Si è fatto rapidamente strada in America con la sua interpretazione frizzante e seducente in una consolidata serie di Masterpiece. Grantchester è ora alla terza stagione su PBS, e Norton è migliore che mai. Sarà anche il protagonista di una prossima miniserie di AMC, McMafia, che potrebbe valergli il tanto ambito Emmy. In ogni caso, il vero motivo per cui affermiamo che la sua stella è in ascesa è il fatto che abbia superato Tom Hiddleston come successore favorito di Daniel Craig nel ruolo di James Bond.
Anche Decider ha pubblicato il suo elenco 10 Hottest British Actors Storming Hollywood In 2017. Ecco cosa dice a proposito di James.
JAMES NORTON
Perché il 2017 è il suo anno: James Norton è un po' un idolo della vecchia scuola britannica. Si è fatto rapidamente strada in America con la sua interpretazione frizzante e seducente in una consolidata serie di Masterpiece. Grantchester è ora alla terza stagione su PBS, e Norton è migliore che mai. Sarà anche il protagonista di una prossima miniserie di AMC, McMafia, che potrebbe valergli il tanto ambito Emmy. In ogni caso, il vero motivo per cui affermiamo che la sua stella è in ascesa è il fatto che abbia superato Tom Hiddleston come successore favorito di Daniel Craig nel ruolo di James Bond.
domenica 23 luglio 2017
Le foto della terza stagione di Grantchester su Instagram di Masterpiece PBS
La programmazione della terza stagione di Grantchester (e dello speciale natalizio) su Masterpiece PBS volge alla fine. Stasera andrà in onda il penultimo episodio, e la stagione si concluderà domenica 30 luglio.
Riproponiamo in questo post le belle immagini pubblicate da Masterpiece PBS su Instagram, dove potete trovare anche una selezione di video dalle puntate della stagione.
Riproponiamo in questo post le belle immagini pubblicate da Masterpiece PBS su Instagram, dove potete trovare anche una selezione di video dalle puntate della stagione.
venerdì 21 luglio 2017
Articolo di Masterpiece PBS sui protagonisti di Grantchester
Masterpiece PBS ha pubblicato un articolo intitolato 5 Things to Know About Grantchester's Leading Men .
Traduco qui le parti relative a James Norton
2. James Norton e il suo hobby della moda
È noto che nel tempo libero James Norton ha gestito un negozio di abbigliamento con la sua amica Charity Wakefield, attrice di Wolf Hall. Ma sia che faccia ricerche per qualche suo progetto o semplicemente per rifornire il suo guardaroba, Norton si accerta di trovare un mercatino nei pressi del set, come ha raccontato al Telegraph. La sua passione per la moda è parte anche del suo lavoro : ha infatti posato in servizi fotografici per Vogue e L'Uomo Vogue, e per le campagne pubblicitarie di Smythson.
4. Il sorprendente legame fra James e Sidney Chambers
Hanno in comune la loro alma mater. Sebbene James Norton non sia un ecclesiastico, ha fatto studi religiosi approfonditi come il suo personaggio Sidney. Norton ha iniziato a 11 anni in un collegio gestito dai Benedettini. L'attore si è quindi laureato in teologia all'Università di Cambridge, la stessa frequentata dal suo personaggio.
5. James e la sua ombra speciale
Il padre di Norton, Hugh Norton, un insegnante in pensione, è apparso in quasi tutte le serie TV e i film di suo figlio, compresi Grantchester, War and Peace, Death Comes to Pemberley e Lady Chatterley’s Lover. Secondo il Telegraph, Hugh Norton è diventato una presenza così familiare e amata sul set di Grantchester da guadagnarsi il nomignolo di “Papà Norton,” e in Lady Chatterley’s Lover è stato promosso da semplice comparsa a attore parlante. Ma anche gli attori più bravi a volte non sono all'altezza: James ha raccontato all' Independent che mentre suo padre faceva la comparsa fra i fedeli riuniti in chiesa nella seconda stagione di Grantchester, si addormentò nel bel mezzo delle riprese.
"La ragazza del dipinto" (Belle) stasera su Canale 5
È in programmazione stasera su Canale 5 il film di Amma Asante La ragazza del dipinto, fantasioso titolo italiano di Belle, basato sulla storia di Dido Elizabeth Belle, una nobildonna del Settecento nata dall'unione dell'ammiraglio inglese John Lindsay con una donna africana.
Rimasta orfana da bambina, Dido (interpretata da Gugu Mbatha-Raw) è allevata dagli zii come una giovane donna dell'aristocrazia, ma deve presto fare i conti coi pregiudizi razzisti che non le consentono di vivere a suo agio nell'ambiente che pure è il suo per nascita e educazione. La sua ricchezza e la sua bellezza, comunque, non le impediscono di suscitare l'interesse del giovane aristocratico Oliver Ashford – interpretato da James Norton – che la chiede in moglie, sostenuto dalle mire ambiziose della madre Lady Ashford (Miranda Richardson), molto interessata alla ricca dote di Dido, ma osteggiato dal fratello James (Tom Felton), cinico e razzista. Il vivo interesse di Dido per la lotta alla schiavitù e la sua ribellione alle convenzioni sociali dell'epoca portano però alla rottura del fidanzamento e all'avvicinamento di Dido al giovane attivista John Davinier (Sam Reid).
Bellissimi i costumi e le ambientazioni settecentesche. La parte interpretata da James Norton, pur essendo secondaria, è tuttavia interessante. Il personaggio di Oliver Ashford, infatti, pur essendo il tipico giovane aristocratico del tempo e pur mancando di coraggio e di personalità, mostra una gentilezza ed una apertura mentale che sembrano ancora più apprezzabili in confronto alla grettezza e al cinismo del fratello maggiore. James Norton, con la sua bravura nel dare sfumature delicate ai suoi personaggi, riesce a fornire un eccellente ritratto di un giovane aristocratico debole ma di innata gentilezza.
Rimasta orfana da bambina, Dido (interpretata da Gugu Mbatha-Raw) è allevata dagli zii come una giovane donna dell'aristocrazia, ma deve presto fare i conti coi pregiudizi razzisti che non le consentono di vivere a suo agio nell'ambiente che pure è il suo per nascita e educazione. La sua ricchezza e la sua bellezza, comunque, non le impediscono di suscitare l'interesse del giovane aristocratico Oliver Ashford – interpretato da James Norton – che la chiede in moglie, sostenuto dalle mire ambiziose della madre Lady Ashford (Miranda Richardson), molto interessata alla ricca dote di Dido, ma osteggiato dal fratello James (Tom Felton), cinico e razzista. Il vivo interesse di Dido per la lotta alla schiavitù e la sua ribellione alle convenzioni sociali dell'epoca portano però alla rottura del fidanzamento e all'avvicinamento di Dido al giovane attivista John Davinier (Sam Reid).
Bellissimi i costumi e le ambientazioni settecentesche. La parte interpretata da James Norton, pur essendo secondaria, è tuttavia interessante. Il personaggio di Oliver Ashford, infatti, pur essendo il tipico giovane aristocratico del tempo e pur mancando di coraggio e di personalità, mostra una gentilezza ed una apertura mentale che sembrano ancora più apprezzabili in confronto alla grettezza e al cinismo del fratello maggiore. James Norton, con la sua bravura nel dare sfumature delicate ai suoi personaggi, riesce a fornire un eccellente ritratto di un giovane aristocratico debole ma di innata gentilezza.
Oliver Ashford (James Norton) e Dido Belle (Gugu Mbatha-Raw) |
Lady Ashford (Miranda Richardson) e i figli James (Tom Felton) e Oliver (James Norton) |
James Norton e Miranda Richardson |
Gugu Mbatha-Raw, James Norton e Amma Asante sul set di Belle |
martedì 18 luglio 2017
Buon compleanno, James Norton!
Oggi, 18 luglio 2017, James Norton compie 32 anni.
In questa occasione, desideriamo fargli gli auguri più sinceri e più affettuosi. Gli auguriamo molti anni di felicità e di grandi soddisfazioni personali e professionali. Essere suoi fan vuol dire seguire la sua carriera con entusiasmo, manifestandogli in ogni modo il nostro sostegno e la nostra ammirazione. Non siamo mai rimasti delusi dalle sue scelte, abbiamo sempre atteso le nuove prove della sua innegabile bravura e del suo talento così particolare.
Amiamo tutti i suoi personaggi, specialmente quelli più difficili e tormentati: James ha sempre saputo portare alla luce delicati tratti di umanità e di sofferenza anche in personaggi che avrebbero potuto essere completamente negativi. L'arte di un attore consiste soprattutto in questo.
Aspettiamo ansiosamente le sue nuove interpretazioni in Flatliners e soprattutto nel misterioso e avvincente McMafia. Siamo certi che saranno magistrali.
Amiamo James anche per la sua personalità così schiva e per la sua anima gentile. Rifugge dalla facile popolarità del gossip, è riservato, serio e geloso della sua privacy. Ma è anche estremamente affabile e modesto, gentile con tutti i suoi fan, simpatico, brillante ma sempre modesto nelle interviste. Come si può non apprezzarlo?
BUON COMPLEANNO, JAMES!
domenica 16 luglio 2017
James Norton a Wimbledon, 12a giornata
Contro ogni previsione, James Norton è apparso di nuovo a Wimbledon per la 12a giornata, in compagnia di una signora molto speciale: sua madre Lavinia Norton.
Madre e figlio sono stati ovviamente fotografati, in particolare da AP Images e Rexfeatures.
Madre e figlio sono stati ovviamente fotografati, in particolare da AP Images e Rexfeatures.
venerdì 14 luglio 2017
James Norton a Wimbledon
James Norton è tornato a Londra dopo la fine delle riprese di McMafia.
Oggi è stato fotografato da tutte le principali agenzie stampa mentre assisteva alle gare dell'11a giornata dei campionati di tennis di Wimbledon, ospite di Evian Live Young suite.
Molte le foto su Getty Images, AP Images e :
Oggi è stato fotografato da tutte le principali agenzie stampa mentre assisteva alle gare dell'11a giornata dei campionati di tennis di Wimbledon, ospite di Evian Live Young suite.
Molte le foto su Getty Images, AP Images e :
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