James Norton: Cambridge flair
L'attore inglese parla del suo Andrei Bolkonsky nel nuovo adattamento televisivo di Guerra e Pace
di Fabia Di Drusco
29 gennaio 2016
"Devo essere stato uno di quei bambini insopportabili che obbligano gli adulti a fare da spettatori alle piccole recite che non finiscono mai di allestire", racconta James Norton della sua infanzia nello Yorkshire. Più tardi, a Cambridge, ha studiato teologia: "Mi ha sempre affascinato da un punto di vista accademico, filosofico, come il buddismo e le altre grandi religioni orientali, e come la recitazione richiede una grande capacità di empatia", poi si è trasferito a Londra e non ha più smesso di recitare, diventando uno dei beniamini della Bbc. "È un mestiere che adoro. Di un film mi piace tutto: il lavoro in team, la possibilità di viaggiare, scoprire diverse location, concentrarmi sul mio ruolo e ripetere infinite volte una scena fino al raggiungimento del risultato voluto".
In Tv è stato il marito tradito di Lady Chatterley, l’artista Duncan Grant in Life in squares, uno psicopatico in Happy valley ("come attore hai la responsabilità di amare il tuo personaggio: non puoi giudicarlo, devi viverlo, simpatizzare con lui. Il mio ruolo è quello di uno stupratore, ma penso a lui come a una vittima, un ragazzo danneggiato, abusato da piccolo"), un prete che indaga su un delitto in Grantchester, ambientato negli Anni 50, tutti ruoli che gli hanno dato una buona notorietà nel Regno Unito. In questo momento è a un punto di svolta: c**’è molta attesa per il suo Andrei Bolkonsky nell’ultimissima versione di Guerra e pace, co-starring Lily James e Paul Dano**. «Non ho voluto farmi influenzare dai film precedenti, ma ho letto il libro spinto dal regista – ammetto che all’inizio ero spaventato dalla lunghezza e speravo di poterne fare a meno – e l’ho trovato una risorsa immensa. È stata un’esperienza incredibile, era tutto perfetto, le location in Russia di una bellezza da togliere il fiato. Andrò a Los Angeles per la promozione e ho deciso di stare fermo per un po’, per vagliare tutta una serie di possibilità e cercare un ruolo giusto in un film, magari con uno dei miei registi preferiti, Wes Anderson, i fratelli Coen, o a teatro, anche se certo non mi lascerei sfuggire una grande serie hollywoodiana alla True detective".
Finora per il grande schermo ha fatto microparti, ma in film interessanti, An education (di Lone Scherfig), Rush (di Ron Howard), Mr. Turner (di Mike Leigh). "Chissà, potrei addirittura fermarmi in California per qualche mese, anche se adoro vivere a Londra e so già che sarà durissimo, per me che sono uno workaholic, stare a lungo lontano dal set. Ma è decisamente arrivato il momento di esplorare nuove possibilità". Tra cui quella di farsi una famiglia: "I miei si adorano, mi auguro di poter vivere a mia volta un rapporto così felice". In attesa della donna del destino, Norton ama viaggiare, girare in bicicletta, cucinare ("sempre troppo, con quello che preparo potrebbero mangiare 10 persone, in una vita precedente dovevo essere il cuoco di un’armata"), andare al cinema. "Ammiro attori come Cillian Murphy, come Dominic West, che continuano a mettersi in gioco, a fare scelte imprevedibili".
Photo by Tom Munro
Fashion editor Robert Rabensteiner
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