L'episodio è divertente e commovente, come ci si aspetta da uno spettacolo natalizio. James Norton, nei panni di Sidney, ha dimostrato ancora una volta – come se servisse una tale conferma – di essere maturo per qualsiasi ruolo. Il suo Sidney è carico di sofferta umanità, pieno di perdonabili debolezze e di profonda empatia con i suoi simili. La storia con Amanda, partendo dal punto interrogativo col quale si era chiusa la seconda stagione, sembra complicarsi sempre di più e la nascita della piccola Grace, figlia di Amanda e di suo marito Guy, introduce un ulteriore problema nella trama.
Nonostante il legame che si crea immediatamente fra Sidney e la bambina (le scene in cui James Norton tiene la neonata fra le braccia sono estremamente convincenti e commoventi) le prospettive per la coppia sembrano tutt'altro che rosee. E malgrado un classicissimo bacio sotto il vischio, l'episodio si chiude ancora una volta con un enorme punto interrogativo.
Fa da cornice l'ennesima indagine condotta dal duo Sidney-Geordie, questa volta sulla morte di uno sposo, fra uno strip club e una bottega di giocattolaio, mentre il sempre più simpatico Leonard tenta di far penetrare un po' di Brecht nella recita natalizia dei bambini della parrocchia, con risultati disastrosi ed esilaranti.
Al Weaver è sembrato davvero in gran forma, anche nelle improbabili vesti di aiuto-levatrice, fedele al suo personaggio goffo e secchione nel modo più deliziosamente divertente. Ci auguriamo di ritrovarlo così nella terza stagione, con spazi adeguati alla sua crescente popolarità.
Insomma, uno spettacolo davvero piacevole e un James Norton al suo meglio, per la gioia di tutti noi fan.
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